Gotthold Ephraim Lessing, nel suo trattato "Laocoonte" (1766), distingue tra "arti classiche o dello spazio" (pittura, scultura, architettura) e "arti performative o del tempo" (musica, danza, poesia). Le prime, legate alla percezione spaziale, sono caratterizzate dalla simultaneità della loro espressione; le seconde, invece, si sviluppano nel tempo, attraverso una successione di momenti. Questa distinzione ha influenzato profondamente il dibattito estetico successivo, segnando un punto di svolta nell'analisi delle diverse forme artistiche